3.6 Metaponto

Metaponto, come Sibari e Crotone, era considerata una colonia degli Achei del Peloponneso. Dopo aver ricordato la tradizione secondo cui la città sarebbe stata colonizzata da Nestore e dai suoi compagni di Pilo al ritorno dalla guerra di Troia, Strabone si rifà ad Antioco di Siracusa per narrarne la sua fondazione in età storica.

La versione di Antioco della fondazione di Metaponto potrebbe essere il riflesso della lotta che Turi e Taranto combatterono tra loro per il possesso della Siritide fra il 443 e il 433, esattamente negli anni in cui Antioco scriveva la sua storia. D’altra parte le mire di Sibari e di Metaponto sulla Siritide non risalgono soltanto al secolo V, ma al tempo in cui Siri fu distrutta dalle tre città achee coalizzate (Sibari, Crotone e Metaponto). Il letto del Bradano, che oggi separa la Lucania dalla Puglia e che nel tempo di Augusto segnava la frontiera fra la terza e la quarta regione dell’Italia, così già per Antioco segnava la fine dell’Italia propriamente detta, e l’inizio della Iapigia. Sembra anzi che fosse considerato una linea di demarcazione già in un’età molto remota, anteriore addirittura alla colonizzazione achea e lacone, se è vero che a Metaponto finiva l’Enotria. L’origine achea della Metaponto storica è affermata da tutta una serie di testimonianze concordanti. Il Pseudo-Scimno, dopo aver parlato di Crotone, Pandosia e Turi, quest’ultima considerata l’erede di Sibari, ricorda Metaponto e aggiunge che tutte queste città furono fondate dagli Achei del Peloponneso. Che tale fosse l’origine di Metaponto è implicito nel racconto che Giustino fa della distruzione di Siri da parte dei Metapontini, dei Sibariti e dei Crotoniati. E similmente, in un passo di Tito Livio, in cui si parla della comunanza di origine dei Metapontini e dei Turi, e ancora una volta quest’ultimi sono considerati i successori dei Sibariti.  Ma la testimonianza più preziosa sembra essere quella di Bacchilide, che compose un’ode in onore del giovane metapontino Alessidamo, vincitore di una gara di lotta a Delfi: in quest’ode si allude due volte all’origine achea di Metaponto. La cronologia di Eusebio pone la fondazione di Metaponto e quella di Pandosia nel 773-772 a.C. Ma questa indicazione è in netto contrasto con la tradizione secondo cui Metaponto sarebbe stata fondata dopo Sibari e Taranto. Infatti, che la fondazione di Pandosia sia abbinata a quella di Metaponto rende inaccettabile la data 773-772 a.C., giacchè Pandosia nel Brutio non può essere stata fondata prima di Crotone e di Sibari. Un fondo di verità appare nella versione di Antioco secondo cui la colonizzazione di Metaponto va posta negli ultimi anni del secolo VIII o verso l’inizio del secolo VII a.C. ad opera di Leucippo, effigiato sulle monete metapontine col capo coperto da un elmo corinzio e con la legenda “Leucippo”.